Un caso emblematico che riaccende il dibattito sui rischi degli acquisti online e sulle responsabilità legali dei consumatori.
Un utente ha ricevuto una sanzione pecuniaria di 600 euro dalla Guardia di Finanza per aver acquistato su eBay una toppa Adidas contraffatta dal costo complessivo di appena 8,49 euro, spedizione inclusa. L’episodio, riportato anche da fonti autorevoli come D-Day e social network quali Reddit, mette in luce i limiti della normativa italiana vigente in materia di tutela della proprietà intellettuale e di importazione di merce falsificata.
L’acquisto è stato effettuato presso un venditore della provincia di Teramo, che nel corso degli anni ha commercializzato oltre 17 mila patch con loghi di marchi famosi, personaggi di cartoni animati e squadre di calcio, violando in maniera reiterata la normativa sul copyright. La sua attività è stata interrotta dopo accertamenti da parte delle autorità, ed è stato multato. Tuttavia, non solo il venditore è stato sanzionato: anche gli acquirenti finali, come nel caso in questione, sono stati destinatari di multe salate per aver ricevuto nel proprio domicilio prodotti contraffatti.
L’utente multato ha raccontato la sua esperienza su Reddit, spiegando di essere stato convocato in caserma dalla Guardia di Finanza senza poter ricevere informazioni telefoniche dettagliate. Al colloquio ha ricevuto il verbale con la sanzione da 600 euro. «Volevo solo riparare una felpa Adidas originale, rovinata, senza sprechi comprandone un’altra», ha spiegato, sottolineando la sua completa inconsapevolezza riguardo alla contraffazione della toppa acquistata. Nonostante ciò, la legge italiana lo ritiene responsabile a tutti gli effetti.
La responsabilità dell’acquirente secondo la legge italiana
La base giuridica che regge questa situazione è l’articolo 1, comma 7-bis, del decreto legge 35/2005, secondo cui l’acquirente finale che introduce nel territorio nazionale prodotti che violano i diritti di proprietà industriale o intellettuale è considerato a tutti gli effetti un importatore. Ciò significa che, in Italia, chi riceve un pacco contenente merce contraffatta assume la responsabilità legale indipendentemente dal valore dell’ordine, dall’uso personale o dalla consapevolezza della contraffazione.
Questa interpretazione normativa impone al consumatore di essere vigile e accorto nel valutare la genuinità di ciò che acquista online. Non è sufficiente affidarsi alla piattaforma di vendita o al prezzo apparentemente congruo: nel caso della toppa Adidas, un prodotto ufficiale difficilmente verrebbe venduto singolarmente, poiché ciò consentirebbe a chiunque di contraffare capi di abbigliamento. In pratica, l’unico soggetto individuabile e perseguibile sul territorio nazionale è il destinatario finale, il quale rischia multe che vanno da 300 fino a 7.000 euro.

Le critiche e le possibili evoluzioni normative(www.retrogamesplanet.it)
La rigidità di questa normativa ha suscitato numerose polemiche e richieste di revisione. Molti giuristi e consumatori ritengono che la legge dovrebbe distinguere tra acquisti a fini commerciali e quelli per uso strettamente personale, con sanzioni più severe riservate ai traffici illeciti e pene più leggere per chi acquista singoli prodotti senza intenzione di rivendita.
Inoltre, cresce la pressione per aumentare la responsabilità delle piattaforme di e-commerce, affinché garantiscano la genuinità dei prodotti venduti e la trasparenza delle offerte. In questa direzione si muove il Digital Services Act, entrato in vigore il 17 febbraio 2024, che impone ai grandi marketplace obblighi stringenti di tracciabilità dei venditori e di rimozione tempestiva di inserzioni illegali. Questo regolamento europeo potrebbe rappresentare una svolta nella lotta alla contraffazione online, alleggerendo la pressione sui consumatori inconsapevoli e rafforzando le maglie del controllo sulle piattaforme di vendita.
Nel frattempo, i consumatori italiani devono mantenere alta la guardia e valutare con attenzione ogni acquisto online, soprattutto quando si tratta di prodotti a marchio noto. La vicenda della toppa Adidas acquistata su eBay è un monito chiaro sull’importanza di una consapevolezza digitale e sulle conseguenze legali che possono derivare da acquisti apparentemente innocui.

La multa per una toppa contraffatta: i fatti (www.retrogamesplanet.it) 











