A distanza di 5 anni dal corto di 2:35 minuti presentato al pubblico, Pixels diventa un film di 100 minuti, una pellicola curata da uno degli sceneggiatori più in gamba per quanto riguarda le action-comedy anni ’80 e ’90.




Stiamo parlando di Chris Columbus, chePixels, la recensione del film sui videogiochi anni '80 ricordiamo, tra gli altri, per Mamma ho perso l’aereo, L’uomo bicentenario e per i primi due film della saga di Harry Potter. Chris si immerge nel mondo dei videogames 8 bit a noi tanto caro, regalandoci un paio di ore spensierate e piuttosto divertenti, anche se Pixels, bisogna essere onesti intellettualmente, non è destinato a divenire un film cult come “Ghostbusters“, per intenderci. 
Corre l’anno 1982 e Sam Brenner (Adam Sandler) è un ragazzino che adora i videogames. Accompagnato dal goffo amico Will Cooper (Kevin James) e da Ludlow Lamonsoff (Josh Gad), Sam sfida l’insopportabile Eddie “The Fire Blaster” Plant (Peter Dinklage) ad una partita di Donkey Kong. Il filmato di questo storico torneo viene addirittura sparato nello spazio ma, 33 anni più tardi, una misteriosa razza aliena trova il filmato e lo interpreta come una dichiarazione di guerra.

Gli alieni attaccano una base americana con…Galaga ed al Presidente degli Stati Uniti (il goffo Will Cooper) non resta che affidarsi ai due amici di una volta: Sam e Ludlow. Alla battaglia prendono parte anche il colonnello Violet Van Paten (Michelle Monaghan) e Eddie, ora ridotto alla condizione di galeotto. 
C’è chi, al nome Adam Sandler, ha storto un po’ il naso (personalmente posso dire che trovo i suoi film piuttosto godibili e la sua interpretazione è meno forzata del solito), eppure Pixels è una pellicola divertente, leggera, perfetta per il periodo estivo e con qualche chicca interessante. Non è un capolavoro e forse si poteva fare qualcosa di più e meglio, ma raggiunge la sufficienza abbastanza tranquillamente.
È logico che a godere maggiormente di questo film saranno gli appassionati di videogiochi anni ’80 e ’90, la generazione che ora va dai 30 ai 40 anni di età. I cliché nel film sono numerosi, uno su tutti l’utilizzo assai frequente (sin troppo) del termine “Nerd”. Poco male, perché ciò che a noi interessa son i videogiochi, che risultano essere i protagonisti indiscussi del film, al pari dei personaggi umani. Chris Columbus ha dichiarato:

“Senza questi personaggi leggendari il film non si sarebbe potuto fare!”

Eh sì, perché PAC-MAN, Space Invaders, Donkey Kong, CentipedeGalaga, FroggerQ*bert non rimangono semplici camei o citazioni, sono personaggi attivi del film; tale operazione è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione con i principali sviluppatori di videogames, come Atari, Konami, Bandai Namco, Nintendo, Sony ed altre ancora. A tal proposito è molto significativa la scena dove troviamo Toru Iwatani e la sua “creatura” più famosa, PAC-MAN.
Gli anni ’80 vengono rappresentati in Pixels in maniera più che degna e lo stile di Chris Columbus è evidente (vi dicono niente I Goonies ed I Gremlins?). L’atmosfera retrò è quasi tangibile anche se, nel caso non siate amanti dei retrogames, l’esperienza di questa pellicola risulterà per voi meno intensa.

Se Pixels scena del filmnon siete troppo esigenti (con più impegno questo film avrebbe davvero potuto far grandi cose), Pixels vi donerà chicche imperdibili, tante citazioni e umorismo nerd.
Il risultato finale sarebbe potuto essere ben peggiore, per cui accontentiamoci e speriamo che questo film sia solo il primo di una lunga serie di pellicole ispirate ai videogames (infatti già si parla di Rampage con The Rock).
Buona visione!

Pixels, USA 2015, 100 min.
Regia: Chris Columbus
Sceneggiatura: Tim Herlihy and Timothy Dowling
Con: Adam Sandler, Kevin James, Michelle Monaghan, Peter Dinklage e Josh Gad
Prodotto: Happy Madison / 1492 Pictures
Distribuito: Warner Bros. Entertainment Italia
Nelle sale dal 29 Luglio.

Pixels, il film





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