Crystal Ball è un passatempo ancora oggi in commercio ma che ha vissuto il suo momento di massimo splendore negli anni ’80, a seguito di un fortunatissimo spot TV. L’idea del Crystal Ball venne al dottor Claudio Pasini, un chimico brianzolo che nel 1947, assieme al socio Carlo Alberto Colombo, commercializzò questa pasta gommosa colorata con il nome di “Le Bolle Fatate”.
Il prodotto, tuttavia, non riscosse un grande successo e venne ritirato dal commercio. Vent’anni più tardi, nel 1967, Pasini ci riprovò e mise in commercio il Crystal Ball, che già dal 1968 veniva venduto con buon successo. Ma l’apice della notorietà di questa pasta pensata per creare palloncini colorati arrivò appunto negli anni Ottanta, quando iniziò la distribuzione da parte di Giochi Preziosi. Venduto in diversi milioni di esemplari e divenuto ben presto oggetto di culto, tanto che quasi ogni ragazzino aveva del Crystal Ball nella sua cameretta, ancora oggi questo prodotto continua a divertire i bimbi italiani. Lo scopo del gioco è quello di creare dei palloncini gonfiando una pallina di pasta posta sull’estremità di una cannuccia, chiamata nelle istruzioni “cannello”.
Questa pasta è disponibile in diversi colori: giallo, rosso, verde e blu. Rispetto ai normali palloncini, quelli utilizzati per le feste di compleanno tanto per intenderci, quelli creati col Crystal Ball sono più fragili ma anche meno “pericolosi” per i soprammobili, qualità questa molto apprezzata dalle nostre mamme. Una critica spesso avanzata al Crystal Ball è il suo odore non troppo piacevole, quasi chimico, anche se negli anni il solvente organico presente nella gomma è stato sostituito con sostanze dall’odore neutro. Il che rende i genitori più tranquilli, ma noi nostalgici non del tutto soddisfatti, dato che proprio l’odore era una delle sue peculiarità che adoravamo.