Per molti, almeno a vedere le pubblicità che all’epoca comparivano un po’ ovunque, dalle riviste ai fumetti, il Playmates Fun-To-Drive Dashboard era un vero e proprio videogioco di corse. Niente di più falso.
Il Playmates Fun-To-Drive Dashboard del videogame non aveva proprio nulla. Lo schermo era occupato da una macchinina posta su della plastica che si poteva muovere tramite il volante. Il fondale luminoso scorreva e si pilotava la vettura avendo effettivamente la sensazione di guidare… beh, almeno per me che all’epoca avevo 6 anni era così!
Perché il Playmates Fun-To-Drive Dashboard era forte, anzi fortissimo? Perché girando l’apposita chiave un rumore simulava l’accensione del motore e perché i fari a scomparsa frontali riproducevano in maniera piuttosto fedele il frontale di una Corvette.
Un giocattolo a batterie, come quasi tutti quelli in commercio a metà anni ’80, che faceva sognare i bambini, già smaniosi di sedersi al volante di una fiammante supercar. Di questo gioco esisteva anche una versione della TOMY, il Tomy Turbo Dashboard, molto simile ma dal cruscotto diverso.
Esisteva ad esempio la versione Maggiolino e, anche se quello iconico è quello targato Playmates, anche il TOMY non era affatto male.
Se cercate questa chicca sui vari portali o nei mercatini, sappiate che non lo porterete via a buon mercato… specie con la sua scatola, si fa ben pagare a oltre 30 anni di distanza!