Tra la seconda metà degli anni Ottanta e l’inizio del decennio seguente, i videogiochi di genere hack and slash o hack’n slash – letteralmente taglia e affetta – erano quelli presi di mira e più popolari tanto nelle sale giochi quanto nelle case in cui vi era una console. Difficile stabilire quali siano i 10 hack and slash migliori di sempre: noi proviamo a dire la nostra e a ricordare alcuni titoli imprescindibili se vi piace il genere.
Hack’n slash più belli: tutto partì da Gauntlet
Eh già, Gauntlet. Forse il genere nacque proprio con quel favoloso titolo, da molti considerato come il capostipite di questo tipo di videogames. Da lì in poi assistemmo a una continua evoluzione del genere, caratterizzato da alcuni elementi tipici che pure con il passare degli anni non sono mai cambiati. Ad esempio i combattimenti con le armi bianche, soprattutto spade e asce, ma anche la possibilità di personalizzare il proprio equipaggiamento e le casse contenenti power-ups e magie hanno contribuito a rendere grande il genere. Mano a mano che venivano pubblicati nuovi hack and slash, assistevamo all’introduzione di nuove armi, magie inedite, armature magiche e via dicendo.
Basti pensare a Golden Axe, l’ascia dorata che fece la fortuna delle sale giochi e la felicità di chi possedeva un Sega Mega Drive. La parte più bella di questo genere di giochi era affrontarli in modalità 2 Player, combattendo al fianco di un amico e avanzando nei livelli a scorrimento laterale fino ad arrivare al temibile boss di fine livello, molto spesso piuttosto difficile da abbattere senza consumare troppi crediti.
Hack and slash, un genere ormai dimenticato
Purtroppo con il passare degli anni questo genere tanto apprezzato dai videogiocatori – tra cui il sottoscritto, che ancora oggi nel tempo libero ne affronta uno al giorno con il prode fratello – venne via via abbandonato dalla case produttrici, fino a venire completamente snobbato. Golden Axe, Dungeons & Dragons e The King of Dragons rimarranno indelebili nelle nostre menti, ma è davvero un peccato che le software house non dedichino più tempo e risorse a un genere che ci ha sempre appassionati.
Forse poco longevo, da un certo punto di vista, ma è pur vero che gli hack’n slash si potevano giocare periodicamente per il solo piacere di staccare un po’ la mente e tuffarsi in un autentico turbinio di colpi all’ultimo sangue. Per fortuna negli ultimi tempi qualche bel titolo è uscito anche per le console moderne: in fondo non smetteremo mai di coltivare la speranza che questi giochi tornino in auge.