Lo SPID ha rivoluzionato i rapporti pubblici con gli enti, aprendo la strada per la digitalizzazione del paese, ma adesso è arrivato il momento di salutarlo per sempre.
La digitalizzazione ha cambiato il modo in cui ci relazioniamo con la pubblica amministrazione, rendendo più rapidi molti passaggi burocratici quotidiani. Ogni cittadino ha imparato a gestire documenti, richieste e certificazioni attraverso strumenti online, spesso indispensabili per accedere a servizi essenziali.
Quando la tecnologia evolve, anche le modalità di identificazione devono adattarsi, garantendo sicurezza, semplicità e compatibilità con le nuove piattaforme. Il cambiamento non è solo tecnico, ma culturale, riguarda il modo in cui ci riconosciamo e ci muoviamo nel mondo digitale.
Addio allo SPID, ecco la data da ricordare
Dal 2026 lo SPID sarà gradualmente dismesso e la data ufficiale per il passaggio definitivo è fissata al 30 aprile dello stesso anno. Il sistema sarà sostituito dalla Carta d’Identità Elettronica (CIE), che diventerà lo strumento principale per accedere ai servizi digitali pubblici.

Sarà la Carta d’Identità Digitale a prendere il posto dello SPID – (cartaidentita.interno.gov.it) – retrogamesplanet.it
La decisione è stata presa per semplificare l’identità digitale, ridurre i costi di gestione e uniformare l’accesso ai portali istituzionali per tutta la popolazione. La CIE è già attiva e può essere utilizzata per accedere a numerosi servizi, ma richiede un lettore NFC o uno smartphone compatibile.
Per chi non ha ancora la CIE, è consigliabile richiederla presso il proprio comune, ricordando che i tempi di attesa che variano da zona a zona. Il rilascio è gratuito in caso di rinnovo naturale, mentre può prevedere un costo se richiesto anticipatamente per motivi personali.
La CIE consente l’accesso tramite app ufficiale, disponibile per Android e iOS, che genera codici temporanei per autenticarsi in sicurezza. In alternativa, è possibile usare il PIN e il PUK forniti al momento del rilascio, insieme a un lettore di smart card compatibile.
Lo SPID resterà attivo fino alla scadenza ufficiale, ma molti servizi inizieranno a privilegiare la CIE già nei primi mesi del 2026. Le pubbliche amministrazioni stanno aggiornando i portali per integrare il nuovo sistema, garantendo continuità e assistenza agli utenti.
Chi ha già lo SPID non deve fare nulla per disattivarlo, ma è importante prepararsi al passaggio per evitare disservizi o blocchi. Le credenziali SPID non saranno più rinnovabili dopo la scadenza, e gli operatori non potranno più offrire il servizio.
La transizione sarà accompagnata da campagne informative, tutorial e supporto tecnico per facilitare l’adozione della nuova identità digitale. Anche le aziende e i professionisti dovranno adeguarsi, aggiornando i sistemi e informando i clienti sulle nuove modalità di accesso.
Il cambiamento segna una svolta nel rapporto tra cittadino e Stato, con l’obiettivo di rendere l’identificazione più sicura e integrata. La CIE diventa così il fulcro dell’identità digitale, un documento che unisce funzione fisica e accesso online in un’unica soluzione.

Addio allo SPID, chiude per sempre - (@dip_trasformazione_digitale) - retrogamesplanet.it






