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Pixnapping, la nuova pratica che sta terrorizzando gli utenti: in 30 secondi rubano i dati del cellulare

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Cos’è il Pixnapping e come funziona. Quali sono i consigli pratici per proteggere i dati personali e mettere al sicuro se stessi.

Un nuovo allarme riguarda la sicurezza digitale degli utenti Android: si chiama Pixnapping ed è una tecnica sofisticata che consente di sottrarre dati sensibili da uno smartphone in soli trenta secondi. Nonostante gli aggiornamenti di sicurezza implementati negli ultimi anni, questa minaccia rappresenta ancora un rischio concreto per milioni di dispositivi in tutto il mondo.

Il termine Pixnapping deriva dall’unione delle parole “pixel” e “kidnapping”, a indicare una sorta di rapimento digitale delle immagini e delle informazioni contenute nello smartphone. Questa tecnica sfrutta una vulnerabilità specifica presente in alcune versioni di Android, che consente a un malintenzionato di accedere rapidamente alle informazioni personali, comprese foto, messaggi e dati di accesso, senza bisogno di sbloccare il dispositivo.

La rapidità con cui avviene l’attacco è allarmante: si parla di un tempo medio di trenta secondi, durante i quali il criminale può utilizzare software di ultima generazione per bypassare le protezioni standard dello smartphone. In pratica, basta un attimo di distrazione, ad esempio durante un momento di confusione in luoghi pubblici, per rischiare di vedere compromessa la propria privacy.

Aggiornamenti e contromisure adottate da Google e produttori

Negli ultimi mesi, Google ha intensificato gli sforzi per mitigare questa vulnerabilità, rilasciando patch specifiche nell’ambito degli aggiornamenti di sicurezza di Android 14 e successivi. Questi aggiornamenti migliorano significativamente la gestione delle autorizzazioni delle app e blindano l’accesso alle risorse multimediali del dispositivo.

Anche i principali produttori di smartphone Android, tra cui Samsung, OnePlus e Xiaomi, hanno implementato sistemi di protezione avanzati basati su intelligenza artificiale per riconoscere tentativi sospetti di accesso ai dati e bloccarli in tempo reale. Tuttavia, è fondamentale che gli utenti mantengano aggiornati i propri dispositivi e adottino comportamenti prudenti, come l’uso di sistemi di autenticazione a due fattori e l’installazione di applicazioni solo da fonti ufficiali.

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Aggiornamenti e contromisure adottate da Google e produttori – retrogamesplanet.it

Oltre agli aggiornamenti software, esistono diverse strategie che possono aiutare a ridurre il rischio di cadere vittima del Pixnapping. In primo luogo, evitare di lasciare il telefono incustodito in luoghi affollati o di prestarlo a persone poco fidate. Inoltre, disattivare le funzioni di condivisione automatica delle foto e limitare l’accesso alle app che richiedono permessi elevati è una buona pratica.

L’uso di app di sicurezza dedicate, in grado di monitorare in tempo reale eventuali attività sospette, rappresenta un ulteriore livello di difesa. Infine, è consigliabile effettuare regolarmente backup dei dati più importanti, così da poterli recuperare facilmente in caso di furto o compromissione.

L’evoluzione del Pixnapping mette in evidenza quanto sia cruciale la consapevolezza digitale: conoscere le tecniche di attacco e le misure di protezione è il primo passo per salvaguardare la propria privacy in un mondo sempre più connesso.

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