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Xbox stroncata dalla critica: ennesima batosta per Microsoft

Xbox stroncata dalla criticaROG Xbox Allay sommerso dalle critiche - (rog.asus.com) - retrogamesplanet.it

Sembra proprio che il periodo nero di XBOX non stia accennando a placarsi, l’azienda scivola sempre più in mezzo alle critiche.

Sta per arrivare sul mercato una novità che promette di cambiare il modo in cui concepiamo il gioco portatile e l’esperienza videoludica in generale. Dopo anni di voci, progetti cancellati e attese infinite, il colosso americano ha finalmente deciso di lanciarsi in una sfida tutta nuova.

Un debutto che segna una svolta importante nella strategia di Microsoft, pronta a entrare in un territorio finora dominato da rivali imbattibili. Ma dietro l’entusiasmo iniziale si nasconde già un’ondata di dubbi, critiche e recensioni che potrebbero minacciare l’imminente successo.

Il ROG Xbox Ally non piace alla critica

Dopo anni di tentativi rimasti nei laboratori, la casa di Redmond ha finalmente lanciato la ROG Xbox Ally, sviluppata insieme ad Asus. Un dispositivo atteso da due decenni, salutato inizialmente come una svolta epocale, ma accolto con scetticismo crescente da parte della critica specializzata.

Prr molti è un PC mascherato da console – (rog.asus.com) – retrogamesplanet.it

Le recensioni, infatti, hanno rapidamente raffreddato l’entusiasmo, evidenziando un prodotto ancora acerbo e privo di una direzione realmente definita. Molti recensori lo hanno descritto come un PC Windows travestito da console, lontano dall’immediatezza che caratterizza i dispositivi portatili della concorrenza

Alla base della ROG Xbox Ally c’è Windows 11, il sistema operativo più recente di Microsoft, adattato ma non ripensato per l’esperienza videoludica. Questo significa che l’utente, pur trovandosi su una console, deve spesso interagire con l’interfaccia tipica di un computer da scrivania, ma senza mouse.

Un’operazione tutt’altro che comoda su uno schermo da sette pollici, dove finestre, menu e aggiornamenti si trasformano in ostacoli costanti alla fluidità d’uso. Molti recensori hanno segnalato che Windows non è stato progettato con l’idea di un gaming portatile e le conseguenze si notano già all’avvio.

Il problema, allora come oggi, sembra essere la mancanza di un ecosistema integrato che renda l’esperienza semplice e immediata per l’utente medio. Nintendo, con la sua Switch, ha costruito il successo sull’armonia tra hardware e software, riducendo al minimo i problemi di compatibilità.

Un approccio chiuso ma efficiente, in netto contrasto con la filosofia aperta e ibrida che Microsoft ha deciso di perseguire con la sua nuova macchina. La conseguenza, secondo gli esperti del settore, è un prodotto che alterna momenti di brillantezza tecnica a frustranti limiti strutturali mal progettati.

L’unico vantaggio reale della console è la libertà di installare giochi esterni all’ecosistema Xbox, proprio come su un normale computer. Tuttavia, questa libertà si paga cara, l’interfaccia resta complessa, le prestazioni variano e i problemi grafici sono tutt’altro che rari.

A peggiorare la situazione, c’è il prezzo: 599 euro per il modello base e 899 per la versione X più potente. Un investimento superiore alla Switch 2, giustificato solo in parte dalla promessa di funzionalità avanzate e possibilità di gioco in cloud, se solo funzionasse.

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