Uno dei simboli più riconoscibili nella storia della telefonia mobile, potrebbe presto tornare a far parlare di sé con nuovi dispositivi.
Dopo anni di crisi e tentativi falliti di rilancio, l’attenzione degli appassionati e degli addetti ai lavori si concentra ora su un possibile ritorno grazie all’acquisizione della licenza d’uso del brand da parte di una realtà emergente nel panorama globale degli smartphone.
La notizia è stata diffusa dall’insider Yogesh Brar su X (ex Twitter), che ha rivelato come Transsion Group, conglomerato cinese in rapida ascesa nel mercato globale degli smartphone, abbia acquisito la licenza per l’utilizzo del marchio BlackBerry. Secondo le indiscrezioni, il ritorno sul mercato potrebbe concretizzarsi già nel corso del 2026, anche se al momento si tratta ancora di voci da confermare.
Transsion Group, con sede a Shenzhen, è divenuta la quinta azienda produttrice di smartphone al mondo, superando marchi come Vivo e posizionandosi dietro solo a giganti quali Samsung, Apple, Xiaomi e Oppo. Il gruppo è noto per i suoi brand Tecno, Infinix e itel, molto diffusi soprattutto in Africa, Sud America e in altri mercati emergenti. L’azienda ha costruito il proprio successo puntando su dispositivi economici e funzionali, conquistando una posizione di leadership soprattutto nel continente africano, dove ha superato Samsung e Xiaomi in termini di vendite.
Nonostante la sua scarsa presenza in Europa e Nord America, Transsion ha dimostrato una crescita significativa nel fatturato e sta investendo in tecnologie innovative, come smartphone pieghevoli a basso costo. L’acquisizione della licenza BlackBerry potrebbe rappresentare per il gruppo una strategia per entrare in segmenti di mercato più premium e capitalizzare la forte nostalgia legata al leggendario marchio canadese.
BlackBerry, un brand iconico che ha segnato un’era
Fondata dall’ingegnere Mike Lazaridis, la società canadese BlackBerry Limited (precedentemente Research In Motion) ha rivoluzionato il mondo della comunicazione mobile introducendo dispositivi con tastiere fisiche QWERTY, servizi di posta elettronica sicuri e una robusta piattaforma di messaggistica. Questi dispositivi erano particolarmente popolari tra professionisti, aziende e enti governativi durante i primi anni 2000, grazie anche alla tecnologia push email che permetteva una sincronizzazione istantanea e sicura delle comunicazioni.
Nel tempo, però, la quota di mercato di BlackBerry è calata drasticamente con la diffusione degli smartphone touchscreen basati su sistemi operativi iOS e Android, che offrivano una gamma molto più ampia di applicazioni e funzionalità multimediali. Il tentativo di rilancio con dispositivi Android dotati di tastiera fisica, come il BlackBerry Priv e il BlackBerry KEYone, ha ottenuto risultati limitati. Inoltre, accordi di produzione con società come TCL Communication e OnwardMobility non hanno portato a un rilancio significativo sul mercato.

Il possibile futuro dei nuovi BlackBerry targati (www.retrogamesplanet.it)
Non sono ancora note le specifiche tecniche dei dispositivi che Transsion potrebbe lanciare sotto il marchio BlackBerry. La domanda principale riguarda se verrà mantenuta la caratteristica più iconica del brand: la tastiera fisica QWERTY. Questa peculiarità ha fatto la fortuna di BlackBerry, distinguendolo da tutti gli altri smartphone e garantendo una digitazione rapida e precisa, apprezzata soprattutto in ambito business.
Le ipotesi suggeriscono che il ritorno potrebbe puntare sia a catturare il sentimento nostalgico dei fan storici sia a proporre dispositivi moderni che combinano un design tradizionale con tecnologie attuali, come il 5G e funzionalità multimediali avanzate. Data la forte esperienza di Transsion nel mercato degli smartphone economici e di fascia media, è possibile che la nuova linea BlackBerry si collochi in questa fascia, tentando di ritagliarsi uno spazio grazie al valore del marchio e a un’offerta differenziata.
Restano tuttavia molte incognite: non si sa se il sistema operativo sarà Android, come nelle ultime generazioni di BlackBerry, né quali saranno le strategie di distribuzione e marketing, soprattutto in mercati chiave come Europa e America Settentrionale. Il Vecchio Continente, infatti, non è stato finora una priorità per Transsion, che si è concentrata maggiormente sulle economie emergenti.