Vecchi vinili di valore - retrogamesplanet.it
I vecchi vinili non sono soltanto ricordi di epoche musicali del passato, ma anche veri e propri tesori: questi sono i più costosi di sempre e oggi valgono una fortuna.
Il mondo digitale ha portato una ventata di innovazione in ogni ambito della vita, diventandone parte integrante. Lo ha fatto ancor di più nel settore dell’intrattenimento e, in particolar modo, nella musica. Se oggi per ascoltare un brano del proprio artista preferito è sufficiente uno smartphone ed un collegamento ad internet, un tempo le abitudini erano molto diverse.
Per immergersi nelle canzoni più in voga era necessario fare affidamento sui vinili, conosciuti anche come dischi fonografici. Non “file”, ma veri e propri supporti fisici analogici, costituiti da dischi in PVC sui quali erano incisi dei solchi a spirale. Il giradischi, dotato di una puntina capace di leggere queste irregolarità, dava vita ad un segnale elettrico che faceva risuonare la melodia.
Oggi sono tornati a scatenare grande fascino nelle nuove generazioni, grazie ai vinili lanciati dai cantanti del momento, ma qualche decennio fa erano considerati dei veri e propri gioielli. Il loro mercato continua ad evolversi, facendo diventare degli esemplari degni di nota più di altri.
Alcuni di essi sono ad oggi così preziosi a causa della loro rarità, da aver raggiunto valori esorbitanti. Per ottenere uno di questi, i collezionisti sarebbero disposti a pagare anche 2 milioni di dollari.
Come molti altri cimeli provenienti dal passato, i vinili raccontano storia di musica e non solo. Non c’è da sorprendersi dunque, se anche nel 2025 continuano a rientrare tra gli oggetti da collezione più amati. Il loro valore cresce sulla base di diversi fattori, tra cui il numero limitato dei pezzi in circolazione, l’eventuale presenza di autografi o il mancato utilizzo.
I vinili più costosi al mondo – Foto: IG @jperiodbk – retrogamesplanet.it
Caratteristiche che hanno reso alcuni dischi in vinile più costosi di una villa di lusso. Basta pensare al caso dell’album del Wu-Tang Clan dal titolo “Once Upon a Time in Shaolin”. Prodotto in una sola copia e custodito come un tesoro in una scatola preziosa, è stato acquistato nel 2015 per ben 2 milioni di dollari.
Seppur meno impegnativo, ha conquistato l’interesse dei collezionisti anche il “The White Album”dei Beatles, pagato 790.000 dollari. Una copia chiaramente molto diversa dalle altre, che si distingue per il numero di serie “0000001” e per essere stata posseduta dallo stesso Ringo Starr.
Ha fatto gola a chi ha speso 25.000 sterline (27.500 euro) il singolo di Frank Wilson del 1965, “Do I Love You”, oggi presente in pochissime copie in tutto il mondo. 33.000 dollari invece, è la cifra che è stata spesa da un estimatore per accaparrarsi l’unica copia disponibile “Musique pour Supermarché” di Jean-Michel Jarre. É stato lo stesso artista a rendere leggendario questo disco, solo esemplare esistente dopo la sua decisione di distruggere tutte le altre registrazioni.